*  ALTARE  DELLA  PATRIA   *
* L’ALTARE DELLA PATRIA è perenne testimone dell’UNITÀ D’ITALIA e del Sacrificio degli ITALIANI con i suoi tanti Eroi ; dei quali il più grande è il MILITE IGNOTO *   (OT.2010 C.Convertino)
      * Re Vittorio Emanuele II morì nel 1878 e si decise di innalzare L’Altare Della Patria, detto anche Il Vittoriano, per celebrare il Padre Della Patria e il Risorgimento Italiano. Fu inaugurato il 4 giugno 1911 da Re Vittorio Emanuele III in occasione delle celebrazioni del cinquantenario dell’Unità D’Italia. Alla presenza di casa Savoia, dei rappresentanti di tutti i Comuni italiani, delle rappresentanze dell'Esercito e della Marina, della gente venuta da ogni parte d'Italia e dall'estero : una manifestazione di patrottismo generale mai avvenuta prima . Il Re ordinò all'On.Giolitti che con un cenno fece  calare il telo che copriva il monumento equestre del Re Vittorio Emanuele II al suono della Marcia Reale seguita dagli inni di Garibaldi e di Mameli. Dal Gianicolo tuonava il cannone al suono delle campane. La tumulazione del Milite Ignoto avvenne il 4 novembre del 1921 per ricordare ed onorare i tanti militari caduti in guerra di cui non si sa il nome o il luogo della morte *    
     Avvertenza : Tutte le foto pubblicate sulle due pagine web dell'Altare Della Patria appartengono al sito Aeronautica-Italiana.it  (AI)  
               
  Dopo la Grande Guerra nel 1919 il Generale Giulio Douhet promosse la tumulazione solenne della salma di un soldato ignoto per ricordare per sempre a tutti gli italiani l'eroismo ed il sacrificio del soldato italiano, vero artefice della vittoria e già dimenticato. L'idea ricevette il consenso degli ex combattenti e rapidamente della gente, e nel 1921 dopo l’approvazione del disegno di legge che prevedeva di onorare una salma sconosciuta come milite ignoto, il Ministero Della Guerra fece raccogliere 11 salme dai luoghi dove avvennero gli scontri più cruenti durante la Grande Guerra. Nella Basilica di Aquileia il 28 ottobre 1921, una Madre triestina che aveva perso il figlio il cui corpo era disperso, scelse tra le 11 salme quella che sarebbe stata tumulata all’Altare Della Patria mentre le altre furono seppellite al vicino Cimitero di Guerra. Le spoglie del Milite Ignoto viaggiarono su di un treno a velocità moderata, con diverse soste lungo la strada verso Roma, ricevendo commossi saluti, preghiere e sventolii di tricolori. La cerimonia a Roma il 4 novembre 1921 fu organizzata dal Generale Grazioli, pluridecorato comandante dei reparti Arditi. La cerimonia religiosa si svolse a Santa Maria Degli Angeli alla presenza delle rappresentanze dei combattenti con tutte le Bandiere dei Reggimenti, delle Vedove e Madri dei caduti, e del Re.   
            
   Dopo il feretro del Milite Ignoto fu scortato all’Altare Della Patria su un affusto di cannone da reduci decorati con la Medaglia D’Oro al Valor Militare, in mezzo ad una folla oceanica commossa silenziosa e stordita dall'emozione. Lentamente si muoveva il corteo verso Piazza Venezia con in testa un plotone di Carabinieri in alta uniforme, seguivano le Bandiere dei 335 Reggimenti di Fanteria coinvolti nella guerra, i labari neri dei reparti degli Arditi, rappresentanti dell'Esercito, della Marina, associazioni combattenti e mutilati, il Vescovo di Trieste ed i cento parroci di Roma. Si procedeva al cupo rullio dei tamburi e dal rombo dei cannoni disposti sul Gianicolo ed a Monte Mario. Alle ore 10 si arrivò in Piazza Venezia mentre tutte le campane di Roma e di tutta Italia suonavano a stormo per onorare nel Milite Ignoto tutti i Soldati Italiani morti nelle guerre. Sulla scalinata del Vittoriano tra le Bandiere dei Reggimenti disposte ai lati, la Regina madre Margherita , la Regina Elena e la folla intorno inginocchiati mentre il feretro saliva portato a spalla dalle Medaglie D'Oro al Valor Militare. Ai piedi della Dea Roma, prima di essere collocata nel basamento, il Re Vittorio Emanuele III depose sul feretro la Medaglia D'Oro al Valor Militare. In tutta Italia ci si raccoglieva in un minuto di silenzio. Erano stati oltre 640.000  i morti nella Grande Guerra.   
 

 

   * L'ALTARE DELLA PATRIA pagine 2   *

   


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