Dopo la Grande Guerra nel 1919 il Generale Giulio Douhet promosse la tumulazione solenne della salma di un soldato ignoto per ricordare per sempre a tutti gli italiani l'eroismo ed il sacrificio del soldato italiano, vero artefice della vittoria e già dimenticato. L'idea ricevette il consenso degli ex combattenti e rapidamente della gente, e nel 1921 dopo l’approvazione del disegno di legge che prevedeva di onorare una salma sconosciuta come milite ignoto, il Ministero Della Guerra fece raccogliere 11 salme dai luoghi dove avvennero gli scontri più cruenti durante la Grande Guerra. Nella Basilica di Aquileia il 28 ottobre 1921, una Madre triestina che aveva perso il figlio il cui corpo era disperso, scelse tra le 11 salme quella che sarebbe stata tumulata all’Altare Della Patria mentre le altre furono seppellite al vicino Cimitero di Guerra. Le spoglie del Milite Ignoto viaggiarono su di un treno a velocità moderata, con diverse soste lungo la strada verso Roma, ricevendo commossi saluti, preghiere e sventolii di tricolori. La cerimonia a Roma il 4 novembre 1921 fu organizzata dal Generale Grazioli, pluridecorato comandante dei reparti Arditi. La cerimonia religiosa si svolse a Santa Maria Degli Angeli alla presenza delle rappresentanze dei combattenti con tutte le Bandiere dei Reggimenti, delle Vedove e Madri dei caduti, e del Re.  |